A Messina un terzo dei medici rifiuta. All'Ascoli accettano solo due su otto.
Arrivano i vaccini e già saltano fuori i primi "dissidenti" tra i medici delle categorie a rischio, i primi a doversi iniettare la dose. Ieri all'Asp 6 di Palermo è partita la campagna di vaccinazione per operatori sanitari con due "testimonial" della stessa azienda. Il primo a essere iniettato è stato il direttore del dipartimento prevenzione Vito De Blasi, seguito da Nicolò Casuccio, responsabile di Epidemiologia dell'Asp 6.
Ma intanto comincia a crescere un fronte di "disobbedienti", di medici contrari ai vaccini e non disposti a sottoporsi all'immunizzazione che dovrebbe metterli al riparo dalla pandemia, il cui picco in Sicilia è previsto tra dicembre e gennaio. Al Maurizio Ascoli, il polo oncologico del Civico, solo due medici su 8 hanno dato la loro adesione al vaccino.
Al Policlinico di Messina meno di 650 tra medici e infermieri hanno firmato il consenso su un totale di 1.800. «Troppo pochi, rispetto agli obiettivi di vaccinazione richiesta agli operatori della sanità», afferma il manager Giuseppe Pecoraro.
Dovrebbero essere in totale 50 mila gli operatori sanitari da vaccinare entro fine ottobre. E solo tra Palermo e provincia si stima siano 80 mila i pazienti a rischio, che dovranno sottoporsi alla terapia anti H1N1 da dicembre. I soggetti a rischio saranno individuati e segnalati dai medici di medicina generale e dai pediatri.
Un appello per evitare l'astensione degli operatori sanitari alla vaccinazione, che è facoltativa, l'ha lanciato ieri la direttrice sanitaria dell'Asp 6, Anna Rita Mattaliano: «Altrimenti quando arriva la pandemia chi cura i pazienti? E importante che la profilassi avvenga a tappeto. Procederemo in questa prima fase della campagna alla vaccinazione degli operatori sanitari e di assistenza. Successivamente sarà la volta delle forze dell'ordine e degli operatori dei servizi essenziali. Se il ministero manderà altre dosi, chiederemo di coinvolgere anche le case di riposo».
In mobilitazione anche il Civico. Il direttore sanitario Renato Li Donni ha rivolto a tutti i primari l'invito a raccogliere al più presto le adesioni. «La lista completa l'avremo la prossima settimana. Una certa resistenza c'è perché il clima da pandemia ancora non è arrivato». Al Civico si sta approntando un piano pandemico aziendale che prevede, oltre a una campagna di sensibilizzazione, l'allestimento di un'ala ad hoc da adibire alle degenze e una triage per la pandemia. In definizione anche le modalità di reclutamento del personale.
All'Asp 6 hanno già ricevuto 9.171 dosi di vaccino, entro dicembre ne arriveranno 175 mila. «Il consiglio che rivolgo a tutto il personale sanitario - ha detto Vito de Blasi - è di sottoporsi alla vaccinazione. Stiamo potenziando i nostri ambulatori per garantire la risposta necessaria ai bisogni dell'utenza».
(22 ottobre 2009)
31.10.09
INFLUENZA SUINA
E’ di questi giorni la notizia che il governo si sta preparando a vaccinare contro il virus H1N1 in autunno tutti i ragazzi dai 2 ai 27 anni e che i pediatri hanno specificatamente chiesto che vengano vaccinati anche i bambini al di sotto dei due anni.
Non vogliamo intervenire nella discussione che sta animando in questi giorni i media e il web, secondo la quale la pericolosità di questa influenza sarebbe stata ingigantita da operazioni di marketing condotte da aziende come Merck, GlaxoSmithKline, Novartis, Astra Zeneca e Sanofi Aventis che detengono il monopolio mondiale per la produzione di vaccini, ma vogliamo rivolgerci ai genitori di bambini nello spettro autistico e no, fornendo loro poche e semplici informazioni che possano guidarli nell’importante scelta che devono compiere.
Come premessa è utile ricordare che il nostro movimento non è contrario in assoluto alle vaccinazioni, che consideriamo anzi una conquista della medicina moderna che ha salvato un numero infinito di vite, ma ritiene che la loro somministrazione dovrebbe essere resa più sicura per la salute dei bambini. Molti di noi purtroppo hanno visto sprofondare nell’autismo i propri figli proprio dopo aver eseguito le vaccinazioni e temono che proprio i vaccini siano una delle “cause ambientali”, che ormai è convinzione condivisa scatenino questo disturbo in soggetti geneticamente predisposti (oltre ad esposizione tossica in utero e nella prima infanzia, uso eccessivo di antibiotici, inquinamento da metalli pesanti, pesticidi, ecc.).
Nessuno di noi ritiene che i vaccini “causino l’autismo” di per se, ma siamo tutti molto preoccupati dalla velocità con cui i vaccini sono prodotti, dai conservanti tossici che contengono (mercurio, alluminio, formaldeide, ecc), dalla mancanza di studi che ne garantiscano la sicurezza e dal numero sempre maggiore di vaccinazioni cui i bambini vengono esposti in un’età nella quale il loro sistema immunitario non è ancora del tutto formato.
Siamo fortemente preoccupati dal fatto che molte partite del vaccino contro il virus H1N1 conterranno mercurio, una tossina collegata all'insorgenza di autismo e disturbi neurologici (l’uso di questo metallo pesante è stato vietato persino nei termometri!!) e il pericoloso ingrediente squalene, che é stato direttamente collegato ai casi di Sindrome del Golfo e a tutta una serie di altre malattie croniche debilitanti; siamo preoccupati dal fatto che bambini che hanno ricevuto tante vaccinazioni, molte contemporaneamente e senza che sia MAI stata studiata l’interazione tra di loro, dovranno riceverne un’altra senza che sia ancora stata garantita la sua assoluta innocuità per il loro neurosviluppo; siamo preoccupati che l’interesse maggiore delle ditte produttrici, che peraltro non dovranno affrontare alcun procedimento legale per eventuali danni provocati perché il governo ha fornito loro immunità giuridica, possa essere il profitto e non la sicurezza del vaccino per la salute.
Senza che a queste preoccupazioni venga data una chiara risposta sarà impossibile esercitare un reale consenso informato.
http://www.emergenzautismo.org
Non vogliamo intervenire nella discussione che sta animando in questi giorni i media e il web, secondo la quale la pericolosità di questa influenza sarebbe stata ingigantita da operazioni di marketing condotte da aziende come Merck, GlaxoSmithKline, Novartis, Astra Zeneca e Sanofi Aventis che detengono il monopolio mondiale per la produzione di vaccini, ma vogliamo rivolgerci ai genitori di bambini nello spettro autistico e no, fornendo loro poche e semplici informazioni che possano guidarli nell’importante scelta che devono compiere.
Come premessa è utile ricordare che il nostro movimento non è contrario in assoluto alle vaccinazioni, che consideriamo anzi una conquista della medicina moderna che ha salvato un numero infinito di vite, ma ritiene che la loro somministrazione dovrebbe essere resa più sicura per la salute dei bambini. Molti di noi purtroppo hanno visto sprofondare nell’autismo i propri figli proprio dopo aver eseguito le vaccinazioni e temono che proprio i vaccini siano una delle “cause ambientali”, che ormai è convinzione condivisa scatenino questo disturbo in soggetti geneticamente predisposti (oltre ad esposizione tossica in utero e nella prima infanzia, uso eccessivo di antibiotici, inquinamento da metalli pesanti, pesticidi, ecc.).
Nessuno di noi ritiene che i vaccini “causino l’autismo” di per se, ma siamo tutti molto preoccupati dalla velocità con cui i vaccini sono prodotti, dai conservanti tossici che contengono (mercurio, alluminio, formaldeide, ecc), dalla mancanza di studi che ne garantiscano la sicurezza e dal numero sempre maggiore di vaccinazioni cui i bambini vengono esposti in un’età nella quale il loro sistema immunitario non è ancora del tutto formato.
Siamo fortemente preoccupati dal fatto che molte partite del vaccino contro il virus H1N1 conterranno mercurio, una tossina collegata all'insorgenza di autismo e disturbi neurologici (l’uso di questo metallo pesante è stato vietato persino nei termometri!!) e il pericoloso ingrediente squalene, che é stato direttamente collegato ai casi di Sindrome del Golfo e a tutta una serie di altre malattie croniche debilitanti; siamo preoccupati dal fatto che bambini che hanno ricevuto tante vaccinazioni, molte contemporaneamente e senza che sia MAI stata studiata l’interazione tra di loro, dovranno riceverne un’altra senza che sia ancora stata garantita la sua assoluta innocuità per il loro neurosviluppo; siamo preoccupati che l’interesse maggiore delle ditte produttrici, che peraltro non dovranno affrontare alcun procedimento legale per eventuali danni provocati perché il governo ha fornito loro immunità giuridica, possa essere il profitto e non la sicurezza del vaccino per la salute.
Senza che a queste preoccupazioni venga data una chiara risposta sarà impossibile esercitare un reale consenso informato.
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28.10.09
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