Come degli '007' neurologi Usa hanno decriptato un pezzo di codice cerebrale, quello che il nostro cervello adopera per pensare a oggetti concreti: ogni unita' 'crittografica' corrisponde a un nome e traducendo queste parole cifrate sara' possibile leggere nel nostro pensiero.
Reso noto sulla rivista Science, il risultato potrebbe permettere in futuro di creare dispositivi per leggere nel pensiero basandosi su questo 'dizionario cerebrale'. Coordinati da Tom Mitchell della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, gli scienziati hanno osservato con la risonanza magnetica diverse combinazioni di attivita' cerebrale di volontari, collegandone ciascuna ad una parola. Poi utilizzando statisticamente queste associazioni tra attivita' neurale e singola parola, hanno dedotto il 'codice' di migliaia di altre parole. Aver decriptato almeno in parte il codice del cervello servira' in futuro per studiare malattie come l'autismo, disturbi del pensiero come la paranoia, la schizofrenia, la demenza semantica. Il cervello funziona attivando aree neurali specifiche a seconda del comando che deve impartire al corpo o del pensiero che deve produrre. La risonanza magnetica funzionale permette di osservare l'attivita' cerebrale 'in diretta' e quindi di collegarla a una particolare funzione cerebrale. Per esempio se proviamo paura nel cervello si accendera' un'area chiamata amigdala che e' a buon diritto considerabile il centro delle nostre paure.
Lo stesso concetto associativo tra attivita' neurale e una determinata azione del cervello vale sempre. Partendo da questo concetto gia' in passato alcuni scienziati avevano dimostrato che a ciascuna parola e' ricollegabile un certo tipo di attivita' cerebrale. Cosi', per esempio, se pensiamo a una mela, nel nostro cervello si attivera' sempre e costantemente una serie di aree specifiche in un ordine cronologico preciso cui corrisponde il pensiero 'mela'. Tra queste aree accese a 'significare' mela, ci saranno di certo circuiti implicati nel gusto, nel ricordo, nella masticazione.
Partendo da cio' i neurologi stavolta si sono imbarcati in un'impresa ambiziosa: decifrare almeno una parte del codice del cervello, cioe' di quelle combinaizoni di attivita' cerebrale che producono il significato di una parola. Hanno iniziato con nomi concreti chiedendo a nove volontari di pensare a 60 oggetti appartenenti a diverse categorie, animali, parti del corpo, costruzioni, vestiti, insetti, veicoli, vegetali. A ciascuna di queste parole i neurologi hanno associato una unita' di codice precisa, cioe' uno schema preciso di attivita' cerebrale che genera il pensiero di un oggetto determinato. Hanno quindi decodificato una sorta di crittogramma neurale. Poi, ricorrendo all'uso del computer, i neurologi hanno dedotto, a partire dai pezzi di codice svelati, altri crittogrammi, decifrando il codice di altre migliaia di parole con un'accuratezza che si aggira intorno al 70-77%.
''Crediamo di aver identificato un certo numero di unita' di codice di base che il cervello usa per rappresentare il significato di alcune parole - ha detto Miitchell - e queste unita' di codice possono essere assemblate per predire il codice di ogni altro nome concreto. Abbiamo dimostrato che questo modo di dedurre altri pezzi di codice e' molto accurato''. ''Il nostro lavoro - ha detto Marcel Just, un altro autore dello studio - e' un passo importante nella decifrazione del codice del cervello''.
29.5.08
www.impregilo.it
E' notizia di oggi che il ponte sullo stretto si farà.. La società Impregilo costruirà il ponte.. Vediamo chi c'è dietro...
Certe questioni italiane continueranno sempre a ripetersi... Sembrerò noioso, ma arrivate sino alla fine...
La società Impregilo costruirà il ponte sullo stretto di Messina, perchè questo è il volere del nuovo governo (Vedi agenzia ANSA e Agi).
Quello che molti non sanno - o ricordano - è che la Impregilo è indagata per truffa nell'ambito delle inchieste dei rifiuti in Campania da tempi ancora non sospetti, giugno 2007....
La Impregilo non è una holding qualsiasi nell'edilizia e nello smaltimento dei rifiuti. Proprietà della famiglia Romiti (Pier Giorgio Romiti è uscito recentemente, ma papà Cesare resta presidente) è stato il principale contractor della fallita operazione del ponte di Messina. Curiosamente la Impregilo ha quindi grandi affari proprio nelle due regioni, Sicilia e Campania, dove i governatori sono - od erano perchè Cuffaro non c'è più - entrambi sotto processo. Uno per concorso in associazione mafiosa e uno per truffa aggravata, uno di centrodestra e uno di centrosinistra. Il pacchetto di maggioranza del gruppo è attualmente nelle mani delle famiglie Benetton, Gavio....
Vediamo chi fa parte del CDA di Impregilo. Tra i tanti, Nicola Fallica (Immobiliare Lombarda), Antonio Talarico (Immobiliare Lombarda, Fondiaria Sai, Milano Assicurazioni), Alberto Sacchi (Autostrada To-Mi SPA, SIAS società iniziative autostrade e servizi - vedi più in fondo poi - ), Andrea Novarese (MeliorBanca, Gemina SPA).
Già fra il 1976 e il 1982 Impregilo (allora Impresit-Cogefar) partecipò alla costruzione della diga Chixoy in Guatemala, un progetto il cui costo finale di 800 milioni di dollari si rivelò del 300% superiore alle previsioni e determinò un'espansione del debito pubblico del paese centroamericano nell'ordine del 45% del suo intero ammontare. I finanziamenti provennero dalle casse della Banca Mondiale e della Banca Interamericana di Sviluppo...
Fra il 1983 ed il 1994 Impregilo insieme alla francese Dumaz partecipò alla costruzione della diga di Yacyretà che sorge sul fiume Paranà al confine fra Argentina e Paraguay sulla base di un contratto da 1,4 miliardi di dollari. I costi del progetto aumentarono di 4 volte per la parte ingegneristica e di 7 volte per quella amministrativa ....
Nel 1997 Impregilo partecipò in Nepal al Consorzio deputato alla costruzione della diga di Kaligandaki grazie ad un finanziamento dell'Asian Development Bank. L'opera si distinse soprattutto per le gravi irregolarità del progetto...
Sempre negli anni 90 Impregilo partecipò in qualità di capofila all'associazione d'imprese che costruì la diga Katse in Lesotho. Lo scopo dell'opera fu quello di deviare l'acqua del fiume Malibamats'o. Le conseguenze della diga Katse furono oltremodo devastanti :il bacino cancellò 2000 ettari di terra coltivata e 4500 ettari adibiti a pascolo.
In Italia Impregilo sta procedendo alla costruzione delle tratte TAV, nonché imputata in quanto parte del consorzio Cavet, nel processo che si sta tenendo a Firenze a causa dei gravissimi danni ambientali provocati dai cantieri dell'alta velocità nel Mugello. Impregilo ha anche partecipato alla costruzione delle metropolitane di Milano, Roma, Napoli e Genova, alle infrastrutture aeroportuali di Fiumicino e Capodichino, è artefice di larga parte della rete autostradale nazionale - vedi CDA - ha ottenuto l'appalto per la realizzazione di un villaggio residenziale per gli addetti della base aeronavale di Sigonella in Sicilia, risulta General Contractor nel progetto del ponte sullo Stretto di Messina ed ha provveduto a costruire perfino l'Istituto Europeo di Oncologia creato nel 1994 dall'ex ministro della Salute Umberto Veronesi che recentemente si è distinto per la propria "crociata" in favore degli inceneritori...
Certe questioni italiane continueranno sempre a ripetersi... Sembrerò noioso, ma arrivate sino alla fine...
La società Impregilo costruirà il ponte sullo stretto di Messina, perchè questo è il volere del nuovo governo (Vedi agenzia ANSA e Agi).
Quello che molti non sanno - o ricordano - è che la Impregilo è indagata per truffa nell'ambito delle inchieste dei rifiuti in Campania da tempi ancora non sospetti, giugno 2007....
La Impregilo non è una holding qualsiasi nell'edilizia e nello smaltimento dei rifiuti. Proprietà della famiglia Romiti (Pier Giorgio Romiti è uscito recentemente, ma papà Cesare resta presidente) è stato il principale contractor della fallita operazione del ponte di Messina. Curiosamente la Impregilo ha quindi grandi affari proprio nelle due regioni, Sicilia e Campania, dove i governatori sono - od erano perchè Cuffaro non c'è più - entrambi sotto processo. Uno per concorso in associazione mafiosa e uno per truffa aggravata, uno di centrodestra e uno di centrosinistra. Il pacchetto di maggioranza del gruppo è attualmente nelle mani delle famiglie Benetton, Gavio....
Vediamo chi fa parte del CDA di Impregilo. Tra i tanti, Nicola Fallica (Immobiliare Lombarda), Antonio Talarico (Immobiliare Lombarda, Fondiaria Sai, Milano Assicurazioni), Alberto Sacchi (Autostrada To-Mi SPA, SIAS società iniziative autostrade e servizi - vedi più in fondo poi - ), Andrea Novarese (MeliorBanca, Gemina SPA).
Già fra il 1976 e il 1982 Impregilo (allora Impresit-Cogefar) partecipò alla costruzione della diga Chixoy in Guatemala, un progetto il cui costo finale di 800 milioni di dollari si rivelò del 300% superiore alle previsioni e determinò un'espansione del debito pubblico del paese centroamericano nell'ordine del 45% del suo intero ammontare. I finanziamenti provennero dalle casse della Banca Mondiale e della Banca Interamericana di Sviluppo...
Fra il 1983 ed il 1994 Impregilo insieme alla francese Dumaz partecipò alla costruzione della diga di Yacyretà che sorge sul fiume Paranà al confine fra Argentina e Paraguay sulla base di un contratto da 1,4 miliardi di dollari. I costi del progetto aumentarono di 4 volte per la parte ingegneristica e di 7 volte per quella amministrativa ....
Nel 1997 Impregilo partecipò in Nepal al Consorzio deputato alla costruzione della diga di Kaligandaki grazie ad un finanziamento dell'Asian Development Bank. L'opera si distinse soprattutto per le gravi irregolarità del progetto...
Sempre negli anni 90 Impregilo partecipò in qualità di capofila all'associazione d'imprese che costruì la diga Katse in Lesotho. Lo scopo dell'opera fu quello di deviare l'acqua del fiume Malibamats'o. Le conseguenze della diga Katse furono oltremodo devastanti :il bacino cancellò 2000 ettari di terra coltivata e 4500 ettari adibiti a pascolo.
In Italia Impregilo sta procedendo alla costruzione delle tratte TAV, nonché imputata in quanto parte del consorzio Cavet, nel processo che si sta tenendo a Firenze a causa dei gravissimi danni ambientali provocati dai cantieri dell'alta velocità nel Mugello. Impregilo ha anche partecipato alla costruzione delle metropolitane di Milano, Roma, Napoli e Genova, alle infrastrutture aeroportuali di Fiumicino e Capodichino, è artefice di larga parte della rete autostradale nazionale - vedi CDA - ha ottenuto l'appalto per la realizzazione di un villaggio residenziale per gli addetti della base aeronavale di Sigonella in Sicilia, risulta General Contractor nel progetto del ponte sullo Stretto di Messina ed ha provveduto a costruire perfino l'Istituto Europeo di Oncologia creato nel 1994 dall'ex ministro della Salute Umberto Veronesi che recentemente si è distinto per la propria "crociata" in favore degli inceneritori...
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Sopravvivere a Palermo
25.5.08
22.5.08
SMETTERE 'CONTAGIA' E FA BENE ALLE RELAZIONI

Smettere di fumare è contagioso, infatti una persona che abbandona il vizio induce anche coniugi, amici, parenti e colleghi a fare altrettanto. Inoltre, è anche un 'toccasana' per la vita sociale, che 'si accende' spegnendo l'ultima sigaretta. E' la scoperta descritta nello studio di alcuni ricercatori della Harvard University di Boston e della University californiana di San Diego, pubblicato sul New England Journal of Medicine.
Diretti da Nicholas Christakis, i ricercatori hanno visto che la decisione di smettere 'contagia' altre persone vicine: ad esempio, se un coniuge smette, le possibilità che l'altro continui a fumare si riducono del 67%. Gli stessi esperti avevano dimostrato alcuni mesi fa che l'obesità è contagiosa e si diffonde con facilità tra parenti e amici: se uno ne soffre, il rischio di congiunti e amici di divenire obesi aumenta fino al 171%. Adesso i ricercatori hanno ripetuto lo studio mirandolo sull'abitudine al fumo e considerando una rete sociale di 12.067 persone partecipanti, di età compresa tra 21 e 70 anni.
E' emerso che quando una persona smette di fumare, la probabilità che il suo consorte continui a farlo si riduce del 67%; quella che i suoi amici continuino a farlo si riduce del 36%, o del 61% se la persona che smette ha un livello elevato d'istruzione. Inoltre se un individuo smette, la probabilità che i colleghi continuino a fumare crolla del 34%, ma solo nelle aziende piccole; in quelle con tanti dipendenti, al contrario, l'influenza del singolo sui colleghi è nulla. E ancora: se una persona smette, sorelle e fratelli continueranno a fumare con probabilità ridotta del 25%.
Gli esperti hanno inoltre visto che smettere di fumare è qualcosa che si fa spesso insieme, in collaborazione. In sostanza è emerso che dal 1971 ad oggi, complici anche i divieti di fumo nei luoghi pubblici, chi fuma è sempre più 'messo in un angolo' della rete sociale. Lo studio, rilevano gli esperti, dimostra come ciascuno non viva isolato e come la salute del singolo sia almeno parzialmente determinata dalla rete sociale e dalle persone che ci sono accanto.
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