23.3.08

MERCURIO NELLE LAMPADINE 'VERDI', ECCO LE REGOLE PER MANEGGIARLE


Attenzione alle lampadine a fluorescenza: anche se i vantaggi per l'ambiente sono indubbi vanno maneggiate con cautela perché contengono mercurio. L'allarme è stato lanciato dall'Epa, l'organismo federale statunitense per l'ambiente, con un vero e proprio decalogo su come comportarsi riportato dal sito della rete televisiva Nbc.

I primi a segnalare il problema sono stati i ricercatori dell'Università di Stanford sulla rivista 'Environmental research': "Anche una singola lampadina di quelle con un basso contenuto di mercurio - scrive la rivista - inferiore a un milligrammo, può contaminare 4 mila litri d'acqua".

Il decalogo elaborato dall'Epa in seguito all'articolo ha in realtà undici regole, del tutto simili a quelle raccomandate nel caso di rottura dei termometri a mercurio. Gli accorgimenti principali sono di areare il locale mentre si ripulisce, di usare nastro adesivo per raccogliere i residui di mercurio e di sigillare bene i sacchetti dove si getta. Per lo smaltimento, l'agenzia ha invitato i singoli stati americani a dotarsi di norme proprie, che prevedano però una gestione separata rispetto ai rifiuti normali. Accorgimenti sempre più necessari vista la campagna per la sostituzione delle lampadine tradizionali non solo in Usa ma anche in Italia e in Europa.

In particolare le lampadine a fluorescenza compatta durano 8 volte di più e consumano l'80% in meno delle tradizionali lampadine a incandescenza. Secondo gli esperti europei, se solo la metà dei 3,6 miliardi di lampadine più 'sprecone', come quelle tradizionali a incandescenza, che vengono accese ogni giorno in Europa venissero sostituite con lampadine a fluorescenza, si otterrebbe un risparmio di 23 milioni di tonnellate di CO2 e di sette miliardi di euro di consumi elettrici l'anno.

La lampada fluorescente è un particolare tipo di lampada a scarica in cui l'emissione luminosa visibile è indiretta, ovvero non è emessa direttamente dal gas ionizzato, ma da un materiale fluorescente (da cui il nome). Il funzionamento è dovuto alla presenza di vapori di mercurio. La lampada ad incandescenza, invece, è una sorgente luminosa in cui la luce viene prodotta dal riscaldamento di un filamento di tungsteno attraverso cui passa la corrente elettrica.

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