7.8.07

L'estate, la mafia, Mondello ed una parte dei palermitani.




A chiunque dovesse mostrare segni di insofferenza se vi trovate a prendere il sole sulla spiaggia di Mondello, poiché vi trovate nella parte che il mafioso Castellucci ha trasformato in una porcilaia, denominata “Stabilimento Balneare della fu nobile società italo-belga”, potete ricordargli che puo essere tranquillamente accusato di ricettazione e che l’abusivo e soltanto lui.

Dal 1990 infatti, la concessione alla suddetta società di proprietà di cosa nostra e gestita da tale Vincenzo Castellucci (nella foto a sx insieme al complice ass.Ceraolo, sono quelli con la giacca), E’ SCADUTA.
Ma è stata illegalmente ed abusivamente concessa nuovamente.

Il Sindaco L.Orlando fece ricorso.
Il ricorso è stato vinto. Nel 2004.
Ma l’attuale giunta, essendo tra l’altro anch’essa abusiva, non può fare nulla perché composta da mafiosi, che vedono con interesse la distruzione del territorio, completata dalle bancarelle sul lungo mare, dalle strisce blu, dall'assenza di collegamenti pubblici.
Se solo fossero piu colti ed intelligenti, capirebbero che una gestione turisticamente NORMALE delle risorse naturali, porterebbe molti e piu grandi guadagni e benessere sociale.

Ma se fossero diversi non si chiamerebbero mafiosi di merda e Palermo non sarebbe piu COOL.

Al privato cittadino palermitano è utile sapere che i soldi che lui versa a cosa nostra per l’affitto di queste “capanne”, lo rendono complice di un abuso.
Palermo è sempre piu divisa fra mafiosi di merda e gente informata ed onesta.

Informazioni


Il TAR della Sicilia con una sentenza emessa a febbraio e depositata il 21 giugno 2004 ha sancito di fatto lo stato di illegalità in cui versa già da ben diciasette anni la spiaggia di Mondello. Accettando il ricorso presentato dal Comune di Palermo nel 1990, quando Sindaco era L.Orlando, i giudici amministrativi hanno riconosciuto illegittima la proroga della concessione alla società Italo Belga da parte della Capitaneria di Porto di Palermo e dell’Assessorato Regionale al Territorio.


Nel 1990, non un soggetto privato, ma un ente pubblico quale il Comune di Palermo, ha presentato un ricorso (N°232/1990) contro il Ministero della Marina Mercantile, la Regione Siciliana, l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, la Capitaneria di Porto di Palermo e nei confronti della Società Mondello Immobiliare Italo Belga “PER L’ANNULLAMENTO, PREVIA SOSPENSIONE dei provvedimenti di concessione alla Società Mondello Immobiliare Italo Belga del litorale Mondello – Valdesi, della nota n. 26460 del 16/11/89 dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, nonché di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale”.

Alla fine dell’estate del 1989, infatti, la concessione della spiaggia di Mondello in favore della Società Italo Belga sta per scadere e così Il Comune di Palermo, conscio dell’importanza dell’evento, l’8 settembre 1989 presenta domanda, sia alla Capitaneria di Porto che all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, per il rilascio della concessione demaniale marittima per destinare ad un uso collettivo il litorale di Mondello-Valdesi, in chiara antitesi alla linea di sfruttamento imprenditoriale condotta dalla gestione privata.
Tuttavia il 25 agosto la Capitaneria di Porto di Palermo aveva già stipulato un "atto di concessione demaniale marittima provvisoria", mentre già nel 1988 l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente aveva autorizzato la Capitaneria di Porto ad iniziare le pratiche per la concessione pluriennale della spiaggia di Mondello alla stessa società concessionaria senza tener conto della legittima richiesta degli amministratori cittadini né di gara pubblica.

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