La sconfitta di waterloo mio dio, se questi sono i manager milionari che fanno strategia d'impresa e "portano avanti" le aziende italiane, io come commercialista voglio un tossicodipendente schizofrenico con la seconda elementare...che poi, napoletone a waterloo non è stato sconfitto? o mi ricordo male io?
Vi è una terra dei vivi e una dei morti e il ponte è l’amore.
L'unica sopravvivenza e l'unico significato. Il contorno si vede dal tacchino.
Viaggiare affascina, racchiude in sé tutto ciò che l’essere umano punta ad ottenere dalla vita, l’esperienza delle cose del mondo. Viaggiare dunque significa conoscere, e ricordare, confrontare, e crescere. Ora, il viaggio spesso porta lontano, talvolta, nel caso in cui esso non abbia una meta definita e chiara, porta dove neppure la nostra immaginazione avrebbe potuto condurci e in luoghi che con resistenza accettiamo di visitare. Viaggiare, è proprio utile, fa lavorare l’immaginazione. Tutto il resto è delusione e fatica. Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario. Ecco la sua forza. Va dalla vita alla morte. Uomini, bestie, città e cose, è tutto inventato. E poi in ogni caso tutti possono fare altrettanto. Basta chiudere gli occhi. È dall’altra parte della vita. Come tutti i viaggi, alla partenza siamo lievemente tesi, in qualche misura oppressi dalle aspettative, non certo pensiamo che il senso stesso del viaggio che stiamo per compiere avrà; lo scopriremo strada facendo.
1 commento:
La sconfitta di waterloo
mio dio, se questi sono i manager milionari che fanno strategia d'impresa e "portano avanti" le aziende italiane, io come commercialista voglio un tossicodipendente schizofrenico con la seconda elementare...che poi, napoletone a waterloo non è stato sconfitto? o mi ricordo male io?
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