31.7.08

DIPENDENZA DA DROGHE, IL CERVELLO HA MEMORIA


Scoperta la "memoria della dipendenza" dalle droghe, si forma nel cervello dell'individuo che assume stupefacenti e persiste per anni e anni dall'ultima dose, rendendolo sempre suscettibile a ricadute anche a disintossicazione avvenuta. Resa nota sulla rivista Neuron, la scoperta porta la firma italiana. Si tratta del primo meccanismo fondamentale alla base della sensazione di astinenza e della facilità alle ricadute, spiega all'ANSA Antonello Bonci dell'Università della California a San Francisco.

In Usa dal 1998 dopo una laurea in medicina all'università Cattolica di Roma e una specializzazione in Neurologia a Tor Vergata, l'esperto ha studiato l'astinenza e il rischio ricaduta da cocaina e marijuana su topolini e registrato la formazione di questa memoria potenziata che dura tantissimo tempo (mesi nei topi equivalenti ad anni negli uomini) e che si instaura in uno dei centri nervosi fondamentali per lo sviluppo dei comportamenti di dipendenza.

"Questo meccanismo fondamentale - aggiunge Bonci - non solo suggerirà nuove strategie anti-dipendenza, ma serve anche da avvertimento a tutti i giovanissimi che credono di poter dominare l'assunzione di sostanze"; bisogna che sappiano che, invece, a causa di questa memoria con facilità rimarranno 'schiavi' della dipendenza, e suscettibili a ricadute.

16.7.08

Consiglidiletture.

Mio dio, mio dio, cos'hai fatto Tu ultimamente? (Woody Allen)
Dio mi dovra' delle spiegazioni. (Eugène Ionesco)
Dio e' morto (Nietzsche)
Per ora e' morto soltanto Nietzsche (firmato: Dio)
Dio ha tanti nomi: puoi chiamarlo Gesu', puoi chiamarlo Allah, puoi chiamarlo Jahve'. Puoi chiamarlo come vuoi. Tanto, non ti risponde. (Giobbe Covatta)
L'illusione non puo' essere sradicata da nessun insegnamento (Emanuel Kant )
Non tutti sono condannati ad esser intelligenti (Carlo Emilio Gadda )

Incominciai ad osservare i preti sin da bambino.
Il meno credente della famiglia era il nonno, uomo spartano e lucido, molto diverso dalla sua amata sposa, a nonna, donna molto, troppo salottiera per un uomo come lui. Lei di professione concertista di pianoforte, lui maresciallo dei carabinieri.
L’agro siciliano di quegli anni non aveva nulla di diverso dall’agro romano della fine del 1800, cosi' come lo narrava Giuseppe Agostino Belli, cosi’ come lo avevano visto gli stessi che entrarono da porta Pia, sontuose Chiese “Cattedrali del deserto”, immerse in un anafalbetismo ed una poverta’ desolante, strade malfatte, erbacce, piu’ in la' contadini chini sulla terra, pecore brulicanti di pastori delle colline circonstanti, vallate.
I nonni si erano ritirati in quella vallata una volta in pensione, dopo aver conosciuto e soggiornato in ogni angolo della Sicilia.
Chiuse le scuole, le mie vacanze estive si consumavano li’. Alla sera, sotto luccicanti stelle, il nonno amava starmi vicino e raccontarmi, sovente per saziare la mia inesauribile curiosita’.
Il nonno era ateo.
Sfuggente era la fede della nonna.
Tutte le domeniche a messa, inebriava di solenni note musicali le omelie del parroco.
Nelle domeniche estive, talvolta la nonna mi portava a messa, venni battezzato e frequentavo a scuola l’ora di religione, ascoltavo, ma gli insegnamenti erano molto, troppo vuoti ed astratti per suscitare la mia curiosita’.
Il nonno anti-comunista, sembro’ avesse predetto il futuro: “il comunismo e’ un Pinocchio che presto si sfascera’”, mi divertiva cosi'…. Poi, toccava ai preti, “ …hai mai visto un prete magro? No! Questo perche’ mangiano nel piatto degli altri, mangiano due volte…”, in effetti il parroco del villaggio doveva pesare almeno 90 kg, e non di muscoli, i contadini non disdegnavano di donargli non solo alla domenica, ogni “ben di Dio”; all’epoca supponevo avesse avuto una nutrita fresca stiva per i salumi, i formaggi… fin quando un giorno, curiosissimo, mi avventurai nella sacrestia, e la trovai, era come pensavo, corsi a raccontarlo al nonno, che si fece tante risate, ma mi feci promettere di non dirlo alla nonna, credo che fu il nonno che si fece promettere dalla nonna di non farmi sapere che Lei sapeva.
Il nonno non risparmiava nemmeno Benito Mussonlini, “perfino il concordato con la Chiesa ando’ a fare…. non ne azzecco’ nessuna …”.
Un bambino di 9-10 anni, immerso in tali ragionamenti, pur espressi nei momenti giusti e nel gioco, furono l’esempio di come crescevo volentieri accanto al nonno, oggi so bene che la sua rudezza, quell’essere spartano in verita’ era per celare una sensibilita’ ed una acutezza mentale, una profondita’ di animo oltre il normale.
Qualche tempo fa, un amico un po' pedante e tanto ingenuo, tento’ di prendermi alla sprovvista, domandandomi del perche’ pensassi male del Vaticano e del Clero nella maggior parte delle circostanze. La mia risposta fu immediata, asserii che ricambiavo la premura che il Vaticano mi aveva riservato dal battesimo fino a quel momento, e che per “puro Amore ” intendeva riservarmi nel futuro. Ovviamente l’amico non comprese nulla, ma non tutti siamo condannati ad esser intelligenti.
Comprendono molto bene i giornalisti stranieri, quando sanno bene che in Italia una santa scoreggia profumata del Papa vale 20 volte quella fatta dal Presidente del Consiglio, anche se quest’ultimo le scoregge le fa terribilmente "Ad Personam".
In altre parole, senza esagerare, in Italia si finge ormai di avere democratiche istituzioni fondate sulla sovranita’ democratica del popolo sovrano, la deriva e’ ben altra.
E se ci furono spruzzi di reale laicismo, dalla “breccia di porta Pia” al quel famoso 11 febbraio 1929 (momento del Concordato firmato dal cardinale Gasparri e da Benito Mussolini), oggi potremmo credere che dalla fine della seconda guerra mondiale fu la Democrazia Cristiana che, forse, seppe mantenere equidistanti i poteri dello Stato e le mani lunghe del Vaticano, pertanto per non “sporcare” la memoria, demando’ a Bettino Craxi, il “nuovo” Concordato con il Vaticano, il secondo dopo quello di Benito…. Benito/Bettino che tragico accostamento storico….
Era il 1985, in quella occasione l’opposizione di Governo era quella del giovane Walter Veltroni, all’epoca il PCI, e non esisteva, proprio come e’ oggi.
Difatti oggi, non e’ un caso che buona parte della sinistra sia di destra, da Massimo d’Alema con Angela Finocchiaro, passando da Livia Turco e Francesco Rutelli, non senza dimenticare gli “speciali” Paola Binetti; oltremodo ogni parte della nomenklatura marziana che sta a Destra, fanno a gara per mostrarsi “asservite” ed accondiscendenti agli ordini del partito Vaticano.
Diciamo volentieri un Parlamento di impronta Vaticana, a “libro-paga”, dove i responsabili “sganciano” gli “ordini e gli Euro” e gli altri si adeguano, magari come si fa “suonando il Pianoforte”.
Una Casta marziana completamente avulsa dalle necessita’ e dai bisogni dei cittadini, talmente nei Cieli e non Terrena, a tal punto che e’ ancora una volta la magistratura a dover supplire le amnesie del legislatore ripiegato agli ordini del Vaticano
http://www.repubblica.it:80/2008/07/sezioni/cronaca/eluana-eutanasia/attesa-ricorso/attesa-ricorso.html?ref=rephpnews

Al cittadino che esprime il proprio disagio per quanto accade, espressione coronata nel luogo democratico per antonomasia, la Piazza, per i marziani assume colore di una kermesse, chiamata “spazzatura”. Accade che l’opposizione, una volta tanto propensa alla piazza, come per incanto si nasconde. Anche i Vatican-magazine, con i nostri soldi, si allineano alla cultura della Spazzatura.
Ve lo immaginate Gesu' Cristo che sottrae soldini dal Pane della gente per finanziare tavole di legno, ove viene inciso che chi lo insulta e’ maleducato e magari pazzo?
Come non potremmo esser “pazzi ” in una situazione avulsa da ogni legittima democrazia occidentale come quella odierna?
La satira insultante, asserisce il premio Nobel Dario Fo, “e’ l’unico modo civile di rispondere ad un potere violento”.
Un Parlamento che impiega anni -quando lo fa- ad approvare leggi e norme che tutelano i disabili e i non-autosufficienti, mentre bastano 48 ore per approvare l’immunita’ delle 4 alte cariche dello Stato... la Legge e’ uguale per tutti, ma non tutti siamo uguali davanti alla legge.
Il grande Luigi Pirandello, Siciliano come me, Siciliano come l’On. Presidente del Senato Renato Schifani, asseriva che “quando i molti governano, e pensano solo a contentar se stessi, si ha allora la tirannia piu' balorda e piu' odiosa: quella mascherata da liberta’”.

Estate, il momento in cui si consumano le autentiche “porcate” della politica, noi non andiamo in ferie per restare vigili.
Per coloro i quali vanno sotto l’ombrellone, al mare, al lago o in montagna, consigliamo delle buone letture, che aiutano a capire meglio chi siamo, da dove veniamo e dove ci stiamo dirigendo.
Vi sono coloro i quali consiglieranno nel rispolverare i libri della vostra infanzia, rileggendo la “Divina Commedia” o “Cuore” di De Amicis, o magari “la capanna dello zio Tom”, “Capitani coraggiosi”. Qualcun'altro suggerira’ “I Promessi Sposi”. Per la “Bibbia” sara’ sufficiente accendere la TV, con i soldini spesi bene -quelli nostri- verra’ letta, in una Santa idilliaca cornice di color porpora, con ospite primo il Santo Padre, in una diretta lunghissima adatta ai nottambuli, un mega-show per fanatici puri.
http://iltempo.ilsole24ore.com/interni_esteri/2008/07/04/898287-rodolfo_lorenzoni_tutta_bibbia_....shtml

Quello di “ostentare” i “simbolismi” della Chiesa Cattolica Romana, e’ un vecchio “protocollo sistematico”, gia’ in voga lungo il medioevo, e che fu tanto caro a Stalin, sempre cosa buona riproporlo.
Cosi', la lettura della Bibbia in televisione, Padre Pio e le spoglie, a Torino la Sindone (per Torino si spenderanno 10 milioni di euro), cosa importa se la scienza abbia gia’ piu’ volte sottolineato che quella tela e’ datata almeno 900 anni dopo la data del Cristo?
Sappiamo bene quale pensiero e stima il Clero abbia per gli scienziati, i ricercatori, la ricerca, la scienza. Nessuno quindi fa una piega, nemmeno quando studiosi scoprono che c’era anche un “messia” prima di Cristo, e che “risorgere ” dopo 3 giorni, era un “pensiero” una “pratica” tipica del popolo Ebraico di quel tempo
http://www.corriere.it/cronache/08_luglio_06/stele_messia_mar_morto_734a14e2-4b6c-11dd-9596-00144f02aabc.shtml

Chissa’ il nonno, cosa aggiungerebbe se leggesse gli studi e le ricerche del paziente ed attento giornalista de “La Repubblica”, Curzio Maltese, con le ragioni di una approfondita inchiesta di Ezio Mauro, con la collaborazione preziosa ed esperta di Carlo Pontesilli e Maurizio Turco.
Un pomeriggio di qualche giorno fa, la mia amica Annapaola Laldi, intellettuale attenta, ricercatrice ed esperta delle vergogne dell'8 per mille alla confessione cattolica, me lo segnalava:
Autore: Curzio Maltese
Titolo: La Questua
Casa Editrice: Feltrinelli.
Dopo 1 ora era gia’ nelle mie mani, e 2 ore dopo avevo terminato di leggerlo. Il giorno dopo, l'ho rieletto, tanto per esser certo di non aver sognato.
No, non ho sognato. Un libro/documento da non perdere assolutamente. A documentare ci sono numeri, tabelle matematiche. Sappiamo che la matematica e’ infallibile ma non per il Vaticano.
Il giornalista de La Repubblica si e’ prodigato in uno sforzo (ricambiando le “premure” del Vaticano nei suoi confronti …) sull’onda lunga di dossier ai quale gia’ da settimane lavoravano sia il quotidiano stesso che il settimanale L’Espresso, che avevano fatto muovere un intimidatorio attacco del Vaticano, con il Cardinale Tarcisio Bertone che con voce ferma risuonava “Finiamola…”, ma non aveva intimidito l’Amore per la ricerca della conoscenza, abbandonata alla negazione, nel vuoto della memoria di questo sfortunatissimo nostro Paese.
Il lavoro di Curzio Maltese, spogliandosi e privandosi di ogni pregiudizio, si svolge e si allarga con fervida e logica lucidita’, su dati oggettivi, quali quelli della matematica e dei numeri.
Restare felicemente illusi sotto l’ombrellone, rispolverare vecchi classici, e magari seguire la diretta della lettura della Bibbia, andare a S. Giovanni Rotondo, e a Torino per la Sindone, serve solo al perpetuo illusionismo, per noi e per il prossimo.
Noi crediamo sia molto ,molto, ma molto piu’ saggio, disilluderci, capire, conoscere, entrare nel merito di una versione della storia diversa, quella dalla quale veniamo, per capire, migliorare quella dove ci dirigiamo.
Il futuro, o il destino come piace chiamarlo, dipende da Noi medesimi.
Per coloro i quali vogliono capire meglio l’illusionismo del “gioco delle tre carte , di qualcuno che con mani veloci muove “le carte” (e tanti soldoni, quelli nostri), “l’ostia solo ai puri” e “il desiderio dell’ostia ha in se tutta la forza salvatrice”, per scrutare dietro le quinte il “gioco di Prestigio”, consigliamo di dedicarsi a qualche ora di letture.
Amore per il prossimo e’ anche consigliare, offrire, regalare i libri.
Avvertenze per l’uso : non leggere a stomaco pieno….
Ernesto Rossi, nel 1960, ricorda Curzio Maltese ne “La Questua” , asseriva “nel Vaticano c’e’ molto poco Amore per il Cristo e molto Amore per la roba”.

Desidereremmo, inoltre, invitarvi alla lettura di un intellettuale docente di logica e matematica, Piergiorgio Odifreddi.
Lo scorso Febbraio 2008, quindi nel cuore della tornata politica quella dell’Aprile 2008 stravinta da Silvio Berlusconi, Walter Veltroni chiamo’ Piergiorgio Odifreddi, per invitarlo a formare il nascente PD. Il Professore, rilascio’ a tal proposito una brillante quanto significativa intervista
http://www.dsmilano.eu/home/index.php/partito_democratico/2008/02/,
Titolo: Perche’ non possiamo essere Cristiani
Casa editrice: Longanesi- 2007
Il testo e’ da non perdere per l’enorme bagaglio delle contraddizioni della Chiesa Cattolica , in una brillante cornice logica e storiografica .
Il secondo libro e’ piu’ vecchio ma straripante di storiografia antica e recente….
Autore: Piergiorgio Odifreddi
Titolo: Il Vangelo secondo la Scienza
Casa editrice: Enaudi – 1999

Qui sotto, le riflessioni di Piergiorgio Odifreddi, utili ai pensieri di sopra, che rafforzano la motivazione del perche’, noi, continuiamo a sostenere con viva energia che l’ora di religione nella scuola, va ripensata e rimodellata.

Da La Repubblica del 21 Luglio 2002.
Ragione e fede sono incompatibili, nonostante gli eroici o patetici tentativi di coniugarle che vanno dalla scolastica alla fides et ratio, e chi vuol essere logico non puo' essere teologico.
Per ironia della sorte, non c'e' miglior prova dell'incompatibilita' fra ragione e fede dell'odierna canonizzazione di Francesco Forgione, in arte padre Pio. Il 16 giugno 2002, la Chiesa ne propone infatti al mondo un paradosso teologico: le stimmate miracolose di un frate, dapprima "invisibili" per anni, e poi "scomparse" al momento della sua morte. Che qualcuno possa anche credere a queste amenita', passi: come diceva Gadda, non tutti sono condannati a essere intelligenti.
Che la televisione di Stato si dedichi a diffondere queste notizie urbi et orbi, dalle trasmissioni agiografiche di Porta a porta alla diretta della cerimonia di canonizzazione, e' invece un triste segno dei tempi.
Un minimo di logica basta anche per farsi due risate delle superbe pretese di dedurre la soprannaturalita' di un evento dall'ignoranza delle sue cause. Ad esempio, in centocinquant'anni la Madonna di Lourdes ha ufficialmente concesso sessantacinque miracoli a cento milioni di pellegrini. Ma la media, inferiore a uno su un milione, e' di gran lunga piu' bassa della percentuale delle remissioni spontanee dei tumori, che e' dell'ordine di uno su diecimila. Dunque, se anche fosse vero che la Madonna fa miracoli, a un malato di cancro converrebbe cento volte di piu' stare a casa che scomodarsi a fare un pellegrinaggio a Lourdes!

Il settimanale Panorama!!
http://blog.panorama.it/italia/2008/07/11/meno-nove-milioni-le-casse-del-vaticano-vedono-rosso/
In poche parole, qualora il bilancio del Vaticano vedesse il rosso, quello narrato nell’articolo di Panorama (a sua volta segnalato dalla Santa Sede), vorrebbe significare che Curzio Maltese, Ezio Mauro, Carlo Pontesilli e Maurizio Turco, per via delle estranianti ricerche si sono messi a dare i numeri!
La “malcapitata” giornalista di Panorama, Valentina Chiazzo, dimenticava di aggiungere dieci zeri oltre quel 236 milioni di euro per quanto trattasi di bilancio in entrate.
Il bilancio delle entrate, come segnalato dal Vaticano, come riferisce l’articolo di Panorama, 236,7 milioni, per coloro i quali conoscono bene la realta’ sulle ingentissime entrate di moneta corrente nelle casse della Santa Sede, sono numeri che al massimo corrispondono con l’ammontare del gettito fiscale non versato nelle bisognose casse del comune di Roma.
Con 236 milioni di euro, il Vaticano si compra la birra.
L’articolo di Panorama, la dice lunga su come siamo messi in Italia.

Buone letture estive. G.Parisi

Inferno Bolzaneto: la verità di Nando Dalla Chiesa

3.7.08

Amicizia tra uomo e donna: utopia o realtà?


L’amicizia, quella vera, è uno dei sentimenti più importanti nella vita dell’uomo.
Grazie ad un vero amico, si superano problemi reputati insormontabili, l’amicizia è la linfa vitale di un rapporto.
Un vero amico è per tutta la vita, un amore difficilmente rimane tale, può cambiare, trasformarsi, tradire e delle volte resistere.
Generalmente siamo abituati a considerare amico, la persona del nostro stesso, quella sulla quale versare le nostre lacrime per un amore finito male, o con la quale gioire per un evento felice della nostra esistenza, ma da sempre nei nostri pensieri, si insinua un interrogativo che tutti prima o poi ci siamo posti: esiste una leale e disinteressata amicizia tra uomo e donna? E’ utopia o realtà? Qual è il confine tra amore e amicizia?
Il sentimento puro che lega due persone, fino ad amalgamarle e renderle l’una indispensabile per l’altra, può esistere senza che vi sia l’illusione di un amore nascosto, celato dietro la maschera dell’amicizia?
Si può provare attrazione per il tuo migliore amico? Questo è il vero problema. Se si nutre una certa attrazione erotica per colui o colei al quale si confida tutto, allora è mera illusione, che per quanto si razionalizzi, non sarà mai amicizia allo stato puro, ma semplicemente parziale, evento, questo, che si verifica abbastanza spesso. Il problema non riguarda solo l’attrazione fisica; esiste anche una netta diversità tra l’emotività maschile e quella femminile.
La donna, per sua natura, è più portata all’introspezione, a guardarsi dentro e mettersi in discussione, l’uomo no. Le soluzioni degli uomini sono sempre più pratiche, quelle delle donne più analitiche, e allora, come conciliare due soggetti così diversi? Infine, l’amicizia implica l’esclusività del rapporto, condividere il proprio tempo con il tuo migliore amico senza interferenze e possibili gelosie. E allora come spiegare al tuo partner che il tuo migliore amico è il marito della tua amica? Come dirgli “stasera ho bisogno di parlare e confidarmi con lui?” Nessuno vi crederà, forse neanche voi stesse…

di Paola Pottino