18.1.09
Fenice. Finalmente qualcosa di interessante!
Sarà presentata Martedì 20 gennaio a Dusserdorf in occasione del boote 2009 la prima imbarcazione progettata e realizzata in assoluta assenza di barriere architettoniche. Destinata anche ad essere pienamente goduta da una clientela particolare, le persone con disabilità. Si sviluppa infatti in un unico livello da poppa a prua, nessun gradino, nessun dislivello.
Tre differenti misure, 50 60 e 70 piedi, per un catamarano di particolare concezione, che oltre alla innovativa progettazione affianca 4 differenti motorizzazioni, prima su tutte quella elettrica alimentata a pannelli solari che danno energia a due motori Kraeutler da 30 kw per una velocità di crociera di 10 nodi.
Proposta anche una seconda motorizzazione ibrida, elettrica/diesel data da due motori stajeer da 140 hp diesel, e 10 kw dati dal motore elettrico in accoppiata. In questo caso si potrà quindi scegliere se utilizzare il motore diesel o quello elettrico a seconda delle proprie esigenze e della zona di navigazione in cui ci si trova, sia questa un lago, un parco naturale o se, più semplicemente, si desidera navigare in assoluto silenzio.
Volendo permettere l’assoluta autonomia di utilizzo da parte delle persone disabili con difficoltà motorie il progettista ha concepito e realizzato una speciale passerella idraulica che permette di salire e scendere dalla barca in completa indipendenza, sia che l’ormeggio venga effettuato di poppa come all’inglese.
Due tre o quattro cabine, tutto è stato progettato e realizzato ottimizzando la distribuzione degli spazi. Dai bagni alla cucina, dal pozzetto all’innovativa postazione di guida, tutto è stato studiato affinché chiunque, disabili e non, possano vivere e navigare nel massimo confort e nella massima sicurezza.
Esteticamente è molto diverso dai canoni stilistici cui siamo abituati ma ogni scelta estetica ha la sua motivazione funzionale, è solo questione di farci un po’ l’occhio.
15.1.09
14.1.09
9.1.09
Allarme per statine anticolesterolo
WASHINGTON, 8 GEN - I farmaci anticolesterolo a base di statine potrebbero causare rari disturbi alla vista e agli occhi, secondo uno studio Usa.Tra i problemi agli occhi la ricerca ha identificato episodi di visione doppia e caduta delle palpebre e li ha collegati all'uso dei farmaci anticolesterolo. Questi problemi potrebbero essere, secondo gli esperti, una manifestazione di un altro effetto collaterale piu' comunemente riportato con l'uso delle statine: l'infiammazione muscolare diffusa.
10 città
Dieci città che hanno saputo smarcarsi abilmente dal luogo comune della metropoli inquinata. Dieci città che hanno regalato ai propri cittadini una vita nel rispetto dell'ambiente. Dieci città che si sono imposte come simbolo e monumento al design urbanistico intelligente e dove il futuro è già presente e la lotta al riscaldamento globale una realtà quotidiana. Ecco, in ordine sparso, la nostra lista: preparate le valigie.
1. Reykjavic, Islanda. Il solo fatto di essere la capitale della nazione più a nord e più fredda d'Europa dovrebbe penalizzarla per gli altissimi consumi di elettricità e gas per il riscaldamento. Ma grazie a una collaborazione serrata fra governo e sindaco, Reykjavic ha fatto di necessità virtù: tutta la sua energia elettrica e il riscaldamento viene da fonti geotermiche e idriche. La capitale islandese mira a essere completamente indipendente dai combustibili fossili entro il 2050 e ultimamente ha iniziato a mettere in strada autobus a idrogeno.
2. Vancouver, Canada. Stretta fra mari e monti, Vancouver è una meta ambita dagli amanti della natura e, ultimamente, dell'eco-sostenibilità. Il 90% dell'energia della città viene da fonti rinnovabili e, dopo essersi imposta negli anni come leader per lo sviluppo di centrali idroelettriche, mira ad ampliare le sue risorse nell'eolico e nel solare. Il piano per la sostenibilità di Vancouver prevede obiettivi fino al 2100. Un impegno nel lunghissimo periodo che le ha fatto guadagnare un posto nella nostra lista.
3. San Francisco, Stati Uniti. Metà di tutti i suoi abitanti si muove esclusivamente mediante trasporto pubblico o ancora meglio a piedi o in bicicletta. "Frisco" è all'avanguardia nell'utilizzo di architettura green e sostenibile, con più di 70 progetti urbanistici approvati dal Consiglio per l'Urbanistica Sostenibile americano. Nel 2001 ha approvato un programma da 100 milioni di dollari per finanziare la costruzione di pannelli solari e turbine eoliche.
4. Bogotà, Colombia. In una città tristemente nota per il degrado e il crimine, un sindaco ha lanciato una crociata contro l'inquinamento che l'ha resa una delle città più accessibile e sostenibili dell'emisfero sud. Enrique Penalosa, sindaco dal 1998 al 2001, ha creato una rete di autobus all'avanguardia, reinventato i percorsi per i pedoni, costruito più di 180 miglia di piste ciclabili e recuperato 1,200 spazi verdi. Ha poi limitato l'uso di automobili nelle ore di punta e aumentato la tassa sulla benzina. Il risultato: Bogotà spera di eliminare completamente il trasporto privato su ruote nelle ore di punta entro il 2015.
5. Copenhagen, Danimarca. Con un enorme parco eolico offshore appena a largo della sua costa e un trasporto in bicicletta altissimo, la capitale della Danimarca è un piccolo sogno di sostenibilità. Un nuova metropolitana inaugurata nel 2000 ha reso il trasporto pubblico ancora più efficiente. E Copenhagen ha vinto recentemente l'European Environmental Management Award per il programma ambientale dei decenni a venire.
6. Barcellona, Spagna. Lodata per la sua accessibilità pedonale, con il 37% di tutti gli spostamenti all'interno della città che avviene a piedi, Barcellona gode inoltre di uno dei più innovativi sistemi di parcheggi pubblici al mondo. In aggiunta, la città ha scommesso ultimamente, attraverso finanziamenti e campagne di sensibilizzazione, sull'energia solare. Il piano di rigenerazione urbana della giunta comunale include anche lotta alla povertà e recupero delle zone più degradate della città e dimostra un approccio olistico al problema della sostenibilità.
7. Curitiba, Brasile. Anche qui è il trasporto pubblico a fare la differenza: la rete di autobus è efficientissima e all'avanguardia e la sua importanza è aumentata da un altissimo numero di parcheggi municipali per venire incontro ai lavoratori. Il risultato: tre quarti della popolazione si muove esclusivamente grazie al trasporto pubblico e la città vanta più di 170 metri quadrati di verde per abitante. E' emerso da un recente sondaggio che il 99% della popolazione di Curibita è soddisfatta della propria città.
8. Londra, Inghilterra. Il sindaco Ken "il rosso" Livingstone ha fatto della lotta al riscaldamento globale uno dei marchi di fabbrica della sua amministrazione. Il Climate Change Action Plan, lanciato a febbraio, prevede che il 25% dell'energia di Londra sarà prodotta a livello locale e da fonti rinnovabili. Previsti anche tagli alle emissioni di CO2 fino al 60% nei prossimi venti anni e incentivi per quei residenti che vogliano migliorare l'efficienza energetica delle loro case.
9. Sidney, Australia. E' stata la prima città al mondo a far sostituire ai propri residenti lampadine tradizionali con nuove lampadine a basso consumo. Lo scorso marzo in segno di protesta e per aumentare la consapevolezza sul riscaldamento globale la città ha "ospitato" un enorme blackout.
10. Bangkok, Thailandia. Bangkok ha piani innovativi per un futuro migliore. Il governatore ha annunciato una strategia per i prossimi cinque anni che include incentivi al riciclo dell'olio da cucina per fare biodiesel, il taglio delle emissioni per le automobili e un impegno concreto a favore dell'architettura green.
E noi? come al solito non siamo nemmeno fanalino di coda.
Etichette:
Sopravvivere a Palermo
per la serie: "Squadra speciale"
"L'apposizione della targa"
Anche nella puntata di oggi, tratta da una storia realmente accaduta, il nostro gruppo di ardimentosi uomini dell'ufficio Centro Storico di Palermo, riuscirà alla fine ad assicurare una difficile targa ad un pericoloso muro della Via Alloro.
Nella foto, uno dei momenti piu critici dell'impresa.
Etichette:
Sopravvivere a Palermo
5.1.09
Toyota - fra quattro anni ad energia solare
Proprio come per Honda, anche secondo Toyota la via maestra per uscire dalla crisi che attanaglia il settore dell’auto è quella dell’ecologia. La casa che ha creato la Prius, forte di questo convincimento, sta lavorando ad un progetto decisamente ambizioso, quello di un’auto di serie alimentata ad energia solare.
La notizia proviene dall’autorevole quotidiano finanziario giapponese Nikkei, sulle cui pagine è emerso un ulteriore particolare decisamente interessante: partner di questo progetto sarebbe Panasonic che -guarda caso- ha recentemente rilevato Sanyo, il settimo produttore mondiale di pannelli solari.
Strada spianata allora per le elettriche solari? Piano: non è mica uno scherzo creare dal nulla un prodotto così rivoluzionario. Innanzi tutto va detto che i pannelli solari destinati a questo modello possono produrre un massimo di 5 kW di potenza e quindi (ovviamente) non saranno l’unica fonte d’energia dell’auto, e in secondo luogo dobbiamo sottolineare che stiamo parlando di un cammino che raggiungerà la serie solo fra molti anni.
3.1.09
Iscriviti a:
Post (Atom)